Gli sbiancamenti: cosa sono e come funzionano
Spesso c’è molta confusione sugli sbiancamenti, per cui è importante fare chiarezza sul tipo e metodi di sbiancamento.
Innanzitutto, è importante sottolineare che gli sbiancamenti eseguiti dagli studi odontoiatrici e in particolare lo studio dentistico del Dottor Berri, non danneggiano in nessun modo lo smalto e i denti.
Esistono due tipi principali di sbiancamento:
– Lo sbiancamento in office o alla poltrona. Viene eseguito con il prodotto applicato sui denti e attivato da una lampada particolare
– Lo sbiancamento domiciliare o eseguito a casa dal paziente. Viene eseguito creando delle mascherine individuali al paziente in cui autonomamente inserisce del liquido sbiancante che gli viene fornito.
Ci sono una serie di differenze fra le due tipologie:
- La concentrazione del prodotto. Entrambi gli sbiancamenti utilizzano perossido di carbammide, che “rimuove” le pigmentazioni dai denti. La concentrazione è maggiore nello sbiancamento professionale.
- Il tempo di uso. Nel tipo professionale avendo una concentrazione maggiore viene a contatto con i denti per un tempo minore. Infatti, viene utilizzato e attivato da una lampada particolare per mezz’ora. Nel tipo domiciliare invece di solito applicato dal paziente stesso per 6-8 ore una sera sì e una no.
- La sensibilità. Entrambi i protocolli danno come effetto collaterale la sensibilità caldo/freddo per qualche giorno successivamente al trattamento. Per questo motivo, si consigliano prodotti desensibilizzanti da utilizzare durante o dopo il trattamento. Nel caso del trattamento professionale la sensibilità è leggermente maggiore, avendo una concentrazione maggiore del prodotto.
- I risultati. I risultati sono sovrapponibili. Ovviamente, nel caso del domiciliare i risultati appaiono progressivamente.
- La ripetibilità. In entrambi i casi, i trattamenti sono ripetibili. Nel caso del trattamento domiciliare, il paziente può ripeterlo in maniera più semplice, perché alla fine del trattamento il paziente le conserva.